19/02/2022 – Ai blocchi di partenza della campagna elettorale si posiziona anche la coalizione moderata-popolare ed ecologista, che potrebbe candidare a sindaco l’ex presidente del Maap Domenico Minasola.

Ieri mattina nella sala bianca del Pedrocchi è stato presentato il nuovo rassemblement di cui, per il momento, fanno parte l’Albero, la lista che fa capo a Roberto Bettuolo e i Verdi per l’Italia il movimento che vede tra i suoi sostenitori della prima ora, tra gli altri, Minasola, l’ex assessore provinciale Sebastiano Arcoraci, l’ex parlamentare di Scelta Civica (ed ex assessore della giunta Destro) Domenico Menorello, l’ex europarlamentare dell’Udc Iles Braghetto e Gianernesto Zanin.

A illustrare il programma della nuova coalizione che, al primo turno correrà da sola ma che, con ogni probabilità, in caso di ballottaggio dovrebbe schierarsi con Francesco Peghin, quindi con il centrodestra, c’erano Bettuolo, Menorello, e Zanin.

“L’obiettivo è quello di arrivare a proporre una lista aperta che sappia coinvolgere e appassionare altre liste, associazioni e cittadini nella costruzione della Padova del futuro – ha spiegato Bettuolo – Una lista che parte da una visione della persona, del suo sviluppo, dell’attenzione dei luoghi della famiglia e alle realtà sociali. L’idea alla base della proposta dell’Albero, ovvero una visione che guarda a uno sviluppo a 360° gradi della persona, rimane come punto di riferimento per un cantiere di idee e proposte che sappia cogliere le sfide che ci attendono non solo in ambito ambientale ma anche economico, sociale, facendo attenzione alle situazioni di degrado, di povertà, di sicurezza, puntando ad una macchina amministrativa sempre più snella, più efficiente e a servizio del cittadino e del lavoro.”

“Il punto di partenza – ha aggiunto – è quello di valorizzare le caratteristiche principali della città di Padova, che oltre essere meta turistica a livello internazionale è anche capitale economica del nordest, città Universitaria, città del Santo, città storica, una città che può diventare laboratorio di innovazione, creatività e qualità della vita.”

“Questo è il tempo dei Davide, non dei Golia – ha detto invece Menorello – A conferma di questo c’è, per esempio, la battaglia che anch’io ho portato avanti in Corte Costituzionale contro l’ammissibilità dei quesiti referendari su cannabis ed eutanasia. Detto questo, anche alla luce del governo Draghi, in questo periodo le appartenenze politiche contano poco, l’importante sono i progetti che si hanno per la città”.

L’ex parlamentare “montiano” è intervenuto anche sulla denuncia presentata dai Verdi che accusano il movimento di cui fa parte di essersi appropriato indebitatamente della denominazione “Verdi”. “Sinceramente non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione – ha concluso – evidentemente questi signori credono di avere il monopolio sulla tutela dell’ambiente. Se la mettiamo su questo piano, potrebbero denunciare anche Papa Francesco che si è molto occupato di questi temi”.

Fonte: Gazzettino di Padova del 19/02/2022 – di Alberto Rodighiero