19/02/2022 – Bettuolo: lui o Minasola i candidati Programma in sette punti, più sviluppo meno burocrazia. «Alleanze? Per ora no»
Nasce il polo centrista. L’Albero ieri ha iniziato la sua campagna elettorale nel segno dell’innovazione e dell’attenzione alla famiglia. Roberto Bettuolo, portavoce dell’associazione movimento, ha presentato al Caffè Pedrocchi il programma in vista delle elezioni amministrative. L’obiettivo della civica è quello di coinv
olgere anche altre liste. La proposta ha come basi l’attenzione allo sviluppo, economico e sociale, alla famiglia e alla partecipazione della società civile nell’amministrazione della città. Al suo fianco ieri c’era Domenico Menorello, esponente dei Verdi per l’Italia e che sarà la prima delle liste ad affiancare l’Albero. Dalla loro fusione nascerà un candidato sindaco, che potrebbe essere lo stesso Bettuolo o più il “verde” e più esperto Domenico Minasola.
L’Albero, secondo i suoi esponenti, sarà portavoce di un’area popolare che fatica ad emergere, rappresentando chi non si riconosce più nella politica dei grandi schieramenti. «La nostra sfida è quella di riuscire ad intercettare il 50% delle persone che alle ultime elezioni non sapevano cosa votare», dice Bettuolo, che aggiunge: «Vogliamo raccogliere competenze e professionalità coinvolgendo direttamente i cittadini e costruendo insieme una proposta per il futuro di Padova».
Il programma, riassunto in sette punti, racchiude temi che vanno dalla valorizzazione del patrimonio artistico della città a un ripensamento del rapporto tra istituzioni locali e luoghi di culto. L’attenzione è anche verso l’ambiente con migliorie al trasporto pubblico per favorire il passaggio a una mobilità sostenibile. L’utilizzo di mezzi pubblici a impatto zero alimentati a elettricità o a idrogeno potrebbe essere possibile attingendo dai fondi del Pnrr, per arrivare più agevolmente a una totale transizione ecologica. La sicurezza ricopre un ruolo centrale all’interno del programma, un tema considerato caldo e di attualità. Si propone non solo di implementare la presenza di forze dell’ordine nei luoghi ritenuti sensibili e degradati, ma anche di attuare ragionamenti che, coinvolgendo associazioni, scuole e realtà di volontariato attive nel territorio, favoriscano l’integrazione dei ragazzi considerati problematici.
Un ulteriore punto è diretto verso l’innovazione e vede la creazione di una sorta di “Silicon Valley” italiana. Nella zona di Padova est potrebbero sorgere attività e imprese all’insegna della tecnologia e dello sviluppo, creando un terreno fertile per la nascita di imprese ad alto contenuto tecnologico e digitale. L’auspicio è che l’amministrazione possa ridurre i cavilli burocratici che rallenterebbero la creazione di un’area simile.
Anche la sussidiarietà ricopre un ruolo centrale nel programma dell’Albero: «Dobbiamo uscire dall’ottica del mero assistenzialismo, favorendo il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone che vivono ai margini», dice Bettuolo. In prospettiva del primo turno è trapelata la volontà da parte della civica di scendere in campo direttamente, senza appoggiare candidati di altre liste, proprio con Roberto Bettuolo, che si dice pronto all’impegno in prima persona: «Siamo una lista aperta al dialogo con chi vorrà sposare la nostra visione, ma scenderemo in campo mettendoci la faccia», dice. L’ex parlamentare centrista Domenico Menorello, uno dei leader della formazione “Verdi per l’Italia” sta preparando invece l’altra lista.
Solo uno tra Bettuolo e Domenico Minasola, già presidente del Maap di Padova, però sarà il candidato dell’intero polo. In caso di secondo turno, la strada più probabile è il sostegno all’aspirante sindaco di centrodestra, Francesco Peghin.
Fonte: Mattino di Padova del 19/02/2022 – di Andrea Liberati