Comunicato Stampa del 14/09/2022  /

Il 25 settembre, giorno delle elezioni politiche, le scelte potranno essere ideologiche, di appartenenza, di simpatia o di disperazione.

Verdi per l’Italia sostiene chi è in grado di affrontare i reali problemi e costruire soluzioni, tenendo presente – dichiarano Domenico Minasola e Sebastiano Arcoraci – solo ciò di cui il Paese ha bisogno. Dobbiamo coinvolgere i soggetti della società civile, che esprimano soluzioni praticabili, nel bene e nel rispetto dei problemi che gli italiani dovranno affrontare.

Verdi per l’Italia impone un punto fermo ovvero la vocazione europeistica e l’appartenenza alla cultura dell’Occidente, per una globalizzazione dal volto umano e non un populismo sterile. L’aggregazione di Azione con Italia Viva oggi è una risposta nazionale pertinente.

Verdi per l’Italia invoca una “rivoluzione sussidiaria” che non appartiene alla destra o alla sinistra. Sollecitiamo una politica ambientale – dichiarano Iles Braghetto, Gianernesto Zanin e Luciano Finesso – che promuova l’umano ed una antropologia personalista e comunitaria, politiche famigliari per favorire natalità e rispetto della dignità umana, cultura e lavoro, Welfare e politiche sociali, infrastrutture e salute con efficaci investimenti, utilizzando anche lo strumento europeo del MES.

Italia sul serio, con Calenda e Renzi, mostra concretezza e possibili soluzioni, senza posizioni politicamente astratte che portano confusione e mancanza di unità. Abbiamo bisogno di una dialettica politica seria – concludono i cinque esponenti di Verdi per l’Italia – e una conduzione di Governo credibile che sono assicurate da Calenda e Renzi. Per questo ci sentiamo in sintonia e li sosteniamo.